Cosa aspettarsi da un post sui social, gratis o a pagamento

Quali sono le regole per postare i contenuti sui social aziendali? Come si fa a scegliere il contenuto giusto in relazione al canale giusto? Si può capire dove basta la visibilità “organica” e dove invece è necessario è necessario investire in visibilità a pagamento?

Naturalmente, una risposta univoca non c’è. Le regole cambiano da social a social, ma anche da azienda ad azienda, da settore a settore. Alcuni settori potrebbero vedere un social network particolarmente interessante rispetto agli altri (pensiamo ad esempio a Twitter per le imprese editoriali, che producono e “vendono” contenuti; oppure, pensiamo a Linkedin per le agenzie per il lavoro). Ed è anche vero che per determinate aziende, con produzioni particolarmente specialistiche e pubblici molto settoriali, la presenza sui social network potrebbe essere in assoluto inutile: se si continua a vendere e ad avere altri efficaci canali di marketing communication, cosa importa dei social?

Nella semplice infografica che segue, abbiamo provato a razionalizzare e “semplificare” alcune linee guida relative a cosa aspettarsi da un post, su Facebook, su Twitter e su Linkedin. In particolare, abbiamo evidenziato dove la visibilità (=reach) organica è particolarmente forte (ovvero: il contenuto può trovare da solo il suo pubblico) e dove invece si rende necessario l’investimento pubblicitario.

Premessa fondamentale: il pubblico dei 3 social media presi in esame è molto diverso. Facebook è un mezzo di massa, con 23 milioni di utenti attivi al mese e 13 ore e 25 minuti di tempo speso in media; Twitter ha 7 milioni 200mila utenti, con tempo speso in media di 41 minuti; Linkedin chiude la classifica con poco meno di 5 milioni e mezzo di utenti, e tempo speso in media per persona di 13 minuti (dati Audiweb View, settembre 2015). Twitter ha un utilizzo molto orientato alla ricerca di informazione, tramite gli hashtag o in relazione ai grandi eventi: gli utenti cercano le cose a cui sono (già) interessati, per lavoro, per interesse, per passione, per curiosità. Linkedin è evidentemente orientato alla ricerca di notizie e contatti di tipo professionale, dunque molto legati al proprio lavoro.

Altra premessa: le linee guida che presentiamo prescindono dall’oggetto fondamentale: il contenuto. È chiaro che un contenuto originale, valido e interessante ha molte chance in più rispetto a uno scadente o non pertinente.

Per tutto il resto, quello che c’è in questa tabella è oggi valido. Vi auguriamo di farne buon uso.
Cosa aspettarsi quando si posta su un social network aziendale

Entra nel vivo la campagna #MiPiace del diario Smemoranda 2016

La campagna social di Smemoranda gestita da LiveXtension continua anche per questi primi giorni di settembre, entrando nel vivo prima dell’inizio delle scuole. Il diario più famoso d’Italia ha un contatto diretto e quotidiano con la sua Community, che già da qualche anno è popolata dai giovani nativi digitali oltre ai fan storici. Le ragazze e i ragazzi che amano la Smemo si concentrano sulla pagina Facebook dedicata, cresciuta negli anni fino a oltre 600mila fan, ma anche su Twitter (15.800 follower) e Instagram (oltre 5.500).

Il tema della Smemo 2016 è #MiPiace e così è naturale che la campagna pubblicitaria si svolga soprattutto su Facebook, con una strategia che unisce creatività e targeting per sfruttare al massimo il tema. Il team di LiveXtension, agenzia di marketing e comunicazione digitale che gestisce le campagne della Smemo, sta infatti creando formati pubblicitari ad hoc per specifici target group (tutti basati sui Likes registrati su Facebook), con il risultato di raggiungere i singoli utenti sui temi che a loro stanno più a cuore.

CalcioFacebook Calcio
ViaggiFacebook Viaggi
MusicaFacebook Musica
DirittiFacebook Diritti
BasketFacebook Basket

Questa campagna tutta digitale, che si svolge esclusivamente sui social network senza sovrapporsi ad altri media più “classici”, già da qualche anno sembra avere ragione, raccogliendo totalmente l’interesse dei più giovani. Facebook è sicuramente la piattaforma più utilizzata, ma anche Twitter è al suo secondo anno di campagna (Smemoranda è leader di settore quanto a follower). Le due novità del 2015 sono state le chat dei ragazzi su WhatsApp e Snapchat, con i profili Smemoranda creati ad hoc e lanciati tra giugno e luglio.

Una strategia, quella di LiveXtension, che non ha lasciato nulla al caso. Ad una prima fase di generazione di awareness e page like nel mese di luglio, segue ora la seconda parte della campagna più finalizzata alla presentazione del prodotto, per spingere all’acquisto. In entrambe le fasi, la creatività e l’interazione con gli utenti, grazie al tema #MiPiace, permettono di alimentare e cavalcare le passioni dei ragazzi.

Twitter Card Smemoranda

Nuova creatività su Twitter con gif animata

Con il successo di questa campagna, LiveXtension si conferma realtà leader nella capacità di integrare i diversi piani della comunicazione social: la creatività legata al contenuto che si sviluppa anche durante la campagna stessa; la capacità di monitorare in tempo reale i risultati e le risposte di ogni target group, grazie anche ad un utilizzo mirato della componente paid dei social media. Il valore aggiunto per LiveXtension è anche il coinvolgimento diretto degli utenti attraverso gli strumenti più appropriati, senza timore di sperimentare mezzi nuovi. Nel caso della campagna #MiPiace, per esempio, le Community di WhatsApp e Snapchat hanno creato un rapporto diretto con il pubblico dei più giovani, che amano lo storico diario oggi come lo amavano i loro genitori vent’anni fa.

LiveXtension – www.livextension.com

Agenzia di marketing communication focalizzata sul digitale, LiveXtension vanta particolari specializzazioni in ambito social, ma applica creatività e innovazione anche ai media più tradizionali. Unisce capacità progettuali, creative e editoriali ad un profondo know how in tutte le tecniche di pianificazione media direct response: in questo modo, garantisce ai clienti pieno controllo degli obiettivi da raggiungere e dei costi necessari. Fra i clienti per cui LiveXtension ha realizzato progetti di successo: Smemoranda, Telecom Italia, Study Tours, Seven Invicta, Intesa Sanpaolo, Fastweb, Diffusione Tessile, Disney Television, Sorgenia, Fiat Auto, Despar Nordest, L’Huffington Post Italia, Gruppo Uvet, IBM Europe. 

LiveXtension è un’iniziativa di Digital Magics, incubatore di startup innovative digitali.

Per informazioni :
LiveXtension – Tel +39 02 525051
Marco De Amicis – cell 338 6817499
Email: marco.deamicis (at) livextension.com

 

Un social game per trovare lavoro: è Generali Job Talent

Video CV - Generali Job TalentGenerali Italia e LiveXtension cambiano le regole della selezione
Nuova piattaforma web e giochi social per trovare talenti

LiveXtension, agenzia di marketing e comunicazione digitale, ha concepito per Generali Italia, società leader nel settore assicurativo, un percorso a punti di selezione online sul sito generalijobtalent.it. In un tempo massimo di 60 ore, in cui mostrare le proprie capacità e attitudini, è possibile da oggi provare ad entrare nel mondo del lavoro nel comparto assicurativo.

Chi sei - Generali Job TalentPer accreditarsi come futuro “Family Solution Planner”, il candidato deve dare il meglio di sé muovendosi attraverso una piattaforma social, che ricorre anche alla gamification come strumento imprescindibile per questo nuovo modo di fare selezione. La capacità di fare networking e avere leadership, invitando altri talenti a partecipare, Come ti comporti - Generali Job Talentcompleta i requisiti necessari per superare la prova.
Generali Job Talent nasce pienamente integrato con il software gestionale che Generali Italia già utilizzava, per valutare e assegnare alle agenzie sul territorio tutte le candidature di lavoro. La scheda di ogni profilo dei concorrenti al recruiting game, completa di cv e Punta in alto - Generali Job Talentpunteggi nelle varie prove, passa direttamente ai selezionatori della rete di agenzie, in vista di un possibile colloquio di lavoro.

Oltre a rendere divertente e innovativa la fase di candidatura per chi cerca lavoro, la piattaforma ideata e realizzata da LiveXtension permette così di snellire e velocizzare anche la fase di selezione, fornendo ai recruiter, ben prima del colloquio conoscitivo, una serie di informazioni utili a scegliere i profili più idonei da incontrare.

Come funziona Generali Job Talent

LiveXtension ha sviluppato tutti gli strumenti di valutazione presenti in Generali Job Talent e i giochi presenti nelle prove. Ha progettato e costruito tutte le articolazioni social del progetto, ricorrendo ad algoritmi dedicati e integrandoli con i più tradizionali test psico-attitudinali. Ha realizzato i video-spot della piattaforma, che saranno nelle prossime settimane una parte della campagna di lancio sul web e sui social. L’agenzia si conferma una realtà in grado di accompagnare i propri clienti in tutto il percorso di evoluzione digitale e social, presidiando con competenza e capacità ogni singola fase e attività progettuale.

Con Generali Job Talent, LX ha dimostrato inoltre come sia in grado, anche in presenza di complesse realtà già strutturate e leader di mercato, di realizzare il prodotto ideale per gli obiettivi richiesti. Questa esperienza contribuisce ad accreditare l’agenzia dell’incubatore Digital Magics come un importante punto di riferimento nello scenario italiano del digital marketing. 

LiveXtension – www.livextension.com

Agenzia di marketing communication focalizzata sul digitale, LiveXtension vanta particolari specializzazioni in ambito social, ma applica creatività e innovazione anche ai media più tradizionali. Unisce capacità progettuali, creative e editoriali ad un profondo know how in tutte le tecniche di pianificazione media direct response: in questo modo, garantisce ai clienti pieno controllo degli obiettivi da raggiungere e dei costi necessari. Fra i clienti per cui LiveXtension ha realizzato progetti di successo: Smemoranda, Telecom Italia, Study Tours, Seven Invicta, Intesa Sanpaolo, Fastweb, Diffusione Tessile, Disney Television, Sorgenia, Fiat Auto, Despar Nordest, L’Huffington Post Italia, IBM Europe. 

LiveXtension è un’iniziativa di Digital Magics, incubatore di startup innovative digitali.
Per informazioni :
LiveXtension – Tel +39 02 525051
Marco De Amicis – cell 338 6817499
Email: marco.deamicis (at) livextension.com

Comunicare con le bufale: Ikea e il bungee jumping senza fili

Ikea wireless bungee jumpingDue giorni fa, il canale YouTube di Ikea Belgio ha pubblicato un video: il primo bungee jumping senza fili. Il video racconta una storia simile a quella di molte altre trovate pubblicitarie: scienziati e ingegneri alla ricerca della combinazione perfetta, un team di esperti di magneti al lavoro, la ricerca del bungee jumper professionista, i dubbi e i tormenti dello sportivo che deve affrontare questa nuova terribile prova, un bel po’ di pathos e, alla fine, il salto perfettamente riuscito.

La bufala si svela come tale prima della fine del racconto: mentre lo spettatore si chiede come faranno gli operatori a recuperare il jumper, che penzola lassù nell’aria senza cavi di sicurezza, il video annuncia: il bungee jumping senza fili non esiste ancora. Magari ci sarà tra un po’. Quello che c’è già, qui e ora, è la fantastica offerta Ikea di carica batteria wireless.

Messaggio ricevuto con successo! Il fake è riuscito nel suo scopo di trasmetterci, in modo creativo, un’informazione pubblicitaria.


In tanti altri casi in cui l’advertising ha utilizzato messaggi falsi per far passare un messaggio, la bufala è stata svelata dai pubblicitari con qualche giorno di ritardo. Pensiamo al caso dell’hamburgheria gourmet, aperta in corso Como e poi “firmata” da McDonald’s Italia davanti a stupefatti avventori. Oppure si è lasciato che fosse il pubblico dibattito – sui social network, ovviamente – a smascherare la falsità. È andata così nel celebre caso del Tuo Ex-Marito, trovata di Real Time per lanciare una nuova serie tv.

Lettera dell'ex marito: una trovata pubblicitaria
Tornando al bungee jumping, va segnalato come l’idea di Ikea non sia la prima di questo genere. Già un altro brand aveva comunicato un lancio di prodotto “cavalcando” la fantomatica notizia di un bungee jumping senza cavi di sicurezza. Naturalmente, anche in quel caso, si trattava di wireless, per la precisione di un ferro da stiro di Tefal senza il filo di alimentazione elettrica. Realizzazione diversa, ma idea assolutamente identica!

Tefal bungee jumping

 

Facebook introduces Blueprint: here is our test drive

[versione italiana di questo post qui]

In addition to existing Facebook learning resources (such as the Facebook Help Center and Facebook for Business), available and open to anyone who would like to learn or improve Facebook advertising skills, the New eLearning Center for marketers was introduced. The Blueprint educational program was officially announced on March 24, 2015 on the Facebook for Business page.
In the notification, Facebook says: “Blueprint offers training on everything from campaign optimization and how to use video on Facebook to effective ad measurement solutions.”
Social Media Bloggers and Marketing Professionals rushed to review and test Blueprint and write their own reviews: Adweek, The Next Web, Marketing Land, CMO Innovation republished the announcement, reviewing features of this learning tool, with some of them admitting that “Marketers will love Blueprint”.
Blueprint - Design tips

Indeed, we agree. As we have taken “deep dive” into this new tool to test-drive it, we can say that this is an essence of all the Facebook marketing strategy, where Facebook both promotes itself as a powerful advertising platform and teaches businesses to promote themselves the right way. Worth saying that this innovation puts Facebook almost on the same level with such a giant as Google, resembling its Google Analytics Academy and Google AdWords Guide.

Facebook Blueprint - Categories

In the Course catalogue you can find 35 online learning courses, divided into 10 categories, starting with the basic course “Introduction to Facebook”, where you can learn “the language of Facebook”, that is Facebook terminology and key pillars of Facebook positioning. More than five categories are dedicated to the Facebook ads options: you can learn from scratch how to create, manage and target your ad on Facebook successfully. As anyone, who has a Facebook account can pass the chosen course and get certification on completion, beginners can start with the “Ads create tool” to learn how to create an ad and which type of ad works better for their objectives. Advanced advertisers can have a look at the course describing “Power editor”, the more sophisticated Facebook ad tool.

Facebook Blueprint - Facebook Advertising

Blueprint - Facebook Campaign Overview

“Sight, Sound and Motion” could be the new slogan for Blueprint: several courses are dedicated to the successful use of content on Facebook and content is brilliantly used within Blueprint itself: Cheat sheets, Videos, Screen shots with indications, Images, Infografics and interactive knowledge tests keep you involved and entertained. We learned which types of videos and images the users are attracted to, which work best, and how to create the ones for your brand from the Success Stories section.

Moreover, the interface is very intuitive: you can choose your learning path and suggested courses depending on your role and function: Digital Buyer, Branding, Direct Response, Data Driven Marketing, Media Planner etc.

Blueprint - Design tips We have calculated that every course lasts for about 15 minutes, so to take all, you will need approximately 9 hours. Practically, it can be taken in one day or in two days in a relaxed mode. We recommend this course, first to social media specialists who finally can find answers to all questions in one place, no more searching for hours in Facebook help community. We recommend it to the SMBs who would like to understand how Facebook could be used for their product and brand promotion. We really hope that Facebook will add new courses soon; in the meanwhile, stay tuned subscribing to Facebook for business page or check our blog for updates on the latest news about Blueprint.

Sul podio del web italiano, un nome solo

Qualche mese fa, avevamo analizzato l’evoluzione del web italiano esplorando i dati Audiweb dopo i primi 7 mesi di indagini sulla Total Digital Audience. Ora, con la pubblicazione dei dati relativi a dicembre 2014, si è chiuso il primo anno completo di rilevazioni. Proviamo a vedere allora qual è lo stato dell’arte, con particolare riferimento ai social network, che peraltro fanno largamente la parte del leone quanto a audience e a tempo speso.

Trend Unique Audience. Social network Italia. Elaborazione LiveXtension su dati Audiweb Total Audience di dicembre 2014

Dei 28,9 milioni di italiani online nel mese, 24 milioni circa sono gli utenti Facebook. Tra gennaio e dicembre 2014, questi hanno registrato un leggero calo, piccolo in termini percentuali ma rilevante in termini assoluti: 753mila utenti in meno non sono pochi. WhatsApp cresce prepotentemente: in 1 anno ha guadagnato più di 3 milioni e mezzo di utenti. Se consideriamo che le rilevazioni dell’audience mobile escludono gli under 18, e che sulle fasce di età più giovani l’instant messaging mobile sembra stia scalzando decisamente il social networking “puro”, possiamo ragionevolmente pensare che WhatsApp sia oggi vicina se non superiore a Facebook come numero assoluto di utenti attivi.
Da segnalare la sofferenza di alcuni social che hanno un po’ perso l’onda positiva di qualche tempo fa: Flickr e ask.fm, in particolare. Il primo sembra ormai ristretto al mondo della fotografia “professionale”, mentre il secondo dimostra di soffrire l’emergere dei messenger (vedi le performance non solo di WhatsApp ma anche di Snapchat: 227mila utenti unici, anche senza gli under 18).

Trend Total Minutes (.000). Social network Italia. Elaborazione LiveXtension su dati Audiweb View di dicembre 2014, febbraio 2015

Le informazioni più interessanti e per certi versi sorprendenti arrivano dall’analisi del tempo speso. Qui Facebook non solo si afferma come regina (17 miliardi e mezzo di minuti; su un totale trascorso online da tutti gli utenti di 77 miliardi); ma dimostra anche di crescere. In pratica: meno utenti, ma ancora più tempo speso!
Il podio del tempo speso online sui social network in ItaliaAltre evidenze: Instagram supera Twitter e configura un podio dei leader del tempo speso che ha un solo nome, quello di Facebook, proprietaria anche di WhatsApp e di Instagram. Se si sommano le tre property, si arriva a un totale di tempo speso che equivale a più del 35% del totale trascorso online!

Emerge anche un certo “blocco” di Twitter, molto in sofferenza sul tempo speso (-45% a dicembre rispetto a gennaio, dopo diversi alti e bassi nel corso dell’anno). Pur mantenendosi su livelli alti di audience (quasi 9 milioni), il social network di microblogging sembra limitato alle sue nicchie di entusiasti utilizzatori (star dello spettacolo e loro fan, politici, giornalisti, broadcaster). Il lancio della piattaforma pubblicitaria aperta a tutti, anche in Italia, nel corso del 2014, ha rappresentato un’importantissima novità per noi marketers (da leggere su questo blog “I target per la pubblicità più preziosi del mondo? Sono su Twitter”). Bisogna però notare che, in questo paese, sembra che le masse stiano altrove.

Ottime invece le performance di crescita dei “nuovi”: Snapchat e Vine.

Evolution of messaging - new social graphsProprio dai dati sul tempo speso, inizia ad emergere una delle tendenze che probabilmente caratterizzerà il web dei prossimi anni: il passaggio dal vecchio modello sociale, con tanti emittenti (utenti, pagine e profili editoriali o di brand) che inviavano i loro messaggi a tanti ascoltatori con cui interagire, a un nuovo modello con innumerevoli “nodi” di comunicazione, fatti di una miriade di interazioni tra utenti (tipicamente: il gruppo di WhatsApp). La tendenza era molto ben illustrata nell’ultima edizione di Internet Trends, la ricerca annuale di KPCB.

Relative duplication, total audience. Social network Italia. Elaborazione LiveXtension su dati Audiweb View, febbraio 2015

Relative duplication, total audience. Social network Italia. Elaborazione LiveXtension su dati Audiweb View, febbraio 2015 (cliccare sull’immagine per visualizzare a tutto schermo)

Per completare l’analisi, abbiamo utilizzato il widget Audiweb della duplication, per esplorare quali siano le sovrapposizioni di audience tra i vari social network. Anche qui, si scoprono cose interessanti: emerge ad esempio la sovrapposizione tra Vine, Medium e Twitter. È un dato che era lecito aspettarsi, visto che l’uno (Twitter) ha dato vita agli altri (Vine, per i video; Medium, per i contenuti “lunghi”). Emerge anche una certa affinità tra ask.fm e Snapchat, evidentemente forti sugli stessi segmenti di età (molto giovani) e adatti anche a modelli di fruizione simili.

Il dato più impressionante sta però nella prima colonna della tabella. Qualunque social network si prenda in esame, la sovrapposizione con Facebook è pressoché totale, vicina al 100%. È la conferma ulteriore che, nonostante social di nicchia e nonostante nuovi fenomeni, il panorama social italiano (almeno quello over 18) vede un unico incontrastato dominatore.

Banner ignoranti 2015

Vedi anche: Banner ignoranti 2012 >> << Banner ignoranti 2013 >> << Banner ignoranti 2014

Lidl DEM

DEM Lidl “Qual’ è”

Qual'è la tua età emozionaleAmministrazione Stabili e Condomini

Special edition DEM: Fiat festeggia il .. Papa

Special edition DEM: Fiat festeggia il .. Papa

Bwin con squadre in semifinale di Champions League (2 delle tre sono già state eliminate da un pezzo)

Bwin con squadre in semifinale di Champions League (2 delle tre sono già state eliminate da una settimana)

3 cibi da non mangiare. sani esnelli clubignorante_legoil tuou nuovo logo

Geneeeerali Italia

Geneerali

Na giovane digital agency

Special edition: Facebook suggested pages

Tempo di bilanci (è con accento sbagliato)

Lazy Swipe

Special edition: volantino Euronics

Special edition: volantino Euronics

Special edition affissione: BUT your Expo Milano ticket

Special edition affissione: BUT your Expo Milano ticket

Ti domani sempre...? TractiveAessia Marcuzzi - Ultimissima Unipol Sai AutoaTriangoli ignoranti

Notiziario europeo. Morto Masini

Special edition: click baiting con bufala (morte di Marco Masini) in Sponsored Post!

La nuova star dell’universo social italiano è Instagram

Qualche tempo fa su questo blog avevamo segnalato un presunto calo della crescita e dell’appeal di Facebook presso il pubblico italiano degli utenti di internet. Al momento di quell’analisi (dicembre 2013), il social network dimostrava di aver perso circa 4 milioni di utenti in un anno di rilevazioni effettuate da Audiweb. Nello stesso articolo, segnalavamo come il calo potesse essere influenzato dal tipo di rilevazione: Audiweb, fino a tutto il 2013, limitava le sue rilevazioni all’accesso a internet da pc. Difatti, nel 2014, con Audiweb Total Audiencel’avvento della Total Audience, ovvero la rilevazione dell’utenza internet indipendentemente dai device utilizzati per collegarsi (pc, smartphone, tablet), i dati di audience mensile di Facebook sono tornati stabili intorno ai 23 – 24 milioni di utenti attivi al mese. Adesso, dopo qualche mese di rilevazioni sul totale dell’utenza internet, si può finalmente fare qualche bilancio. Avere a disposizione i dati di accesso non solo da pc ma anche dai vari dispositivi mobili può dare un quadro completo, anche se va detto che rimane ancora esclusa dalle rilevazioni l’importante fetta di audience mobile under 18. Abbiamo quindi interrogato Audiweb View per controllare lo stato di salute dei principali social network presso l’utenza italiana. Nell’analisi abbiamo inserito anche siti e servizi web che, pur uscendo un po’ dall’ambito tradizionalmente considerato come “social”, sono molto rilevanti per come si integrano con i principali network, oltre che il ruolo che possono avere nel distribuire e diffondere determinati contenuti: stiamo parlando di Flipboard e Medium. Trend audience social network Italia 2014 La star dei primi 7 mesi dell’anno è indiscussa: è Instagram. Quasi 1 milione di utenti guadagnati a luglio 2014 rispetto a gennaio 2014. +61% nel tempo speso totale. Sorpasso ai danni di Twitter quanto al totale dei minuti spesi: 705 milioni contro 468. Trend timespent social network Italia Differenze nel tempo speso sui social network in Italia: luglio 2014 vs gennaio 2014 Interessante notare anche:

  • la notevole crescita nel tempo speso su Google+, pur con un numero sostanzialmente invariato di utenti / mese (forse frutto delle varie integrazioni con gli altri servizi Google-based);
  • il calo nel tempo speso su Pinterest;
  • le ottime performance di Flipboard;
  • i numeri ancora piccoli di alcuni emergenti come Medium – comunque in significativa crescita – e Tinder, il social per il dating.

Infine, per tornare a Facebook, un altro dato importante: luglio 2014 segna oltre 1 milione di utenti attivi in meno rispetto a gennaio; ma un significativo +12% nel tempo speso, per un totale di oltre 17 miliardi di minuti al mese. La leadership, insomma, è fuori discussione. Ed è ancora più impressionante se si considera chi è il proprietario del più brillante tra gli emergenti – Instagram – e del leader delle app mobileWhatsapp: Facebook, naturalmente.

Crescita ed evoluzione del mobile web

Quanta parte del traffico internet da dispositivi mobili passa dalle app? Una porzione sempre crescente del totale. Lo evidenziano i dati diffusi qualche mese fa da Flurry: l’86% del tempo speso online dai navigatori mobili statunitensi passa dalle applicazioni, dato in netta crescita rispetto all’80% del 2013.
Apps continue to dominate the mobile webE in Italia? Il dato è praticamente identico: Audiweb View, nei dati sulla total audience di giugno 2014, ci dice che il totale di minuti spesi sul mobile web dal pubblico italiano è pari a 42.488.653.000; le mobile apps prendono una fetta pari a 35.757.062.000. Esattamente l’84%.
mobile internet audience Italy

Cosa vuol dire questo boom? Innanzitutto che le app sono diventate parte della nostra vita di tutti i giorni: le usiamo per comunicare, per cercare soluzioni (ad esempio di mobilità), per leggere recensioni sui luoghi, per acquistare. Una chiave di lettura della tendenza a integrare le app in tutti i nostri processi di fruizione dei media digitali viene offerta da un articolo di recente pubblicato su Digital Examples: alcune applicazioni sono diventate così popolari e così un punto di riferimento che vengono integrate in altre app o all’interno dei siti. È esattamente lo stesso processo che ha portato le mappe di Google ad essere presenti ormai su tutte le property web che fanno riferimento a luoghi fisici. Le app per la mobilità sono leader in questa tendenza, a cominciare da Uber, le cui API hanno già prodotto un numero significativo di integrazioni. Devi andare fuori a cena? Clicca qui e chiedi a Uber un autista per venire a prenderti e portarti a destinazione. Cerchi una camera d’albergo? Usa l’app di Hyatt, prenota e chiedi con un tap che un autista Uber ti porti all’hotel. Hai voglia di un caffè? Doppia opzione: c’è l’autista che ti porta da Starbucks; oppure quello che ti porta direttamente il caffè.

Total US Media Ad Spending Share, by media, 2012-2018Altra chiave di lettura per il boom del mobile web è il modo in cui la pubblicità sta reagendo. Se il tempo speso sulle app e sull’internet in mobilità è in continua ascesa, ci aspetteremmo che i budget pubblicitari stiano adattandosi in modo naturale: in effetti, il tempo speso su ciascun media dovrebbe essere la principale “moneta” per valorizzare uno spazio appetibile per i pubblicitari. E il tempo speso sul mobile web ha ormai superato il tempo speso sul “desktop web”, sia negli Stati Uniti sia in Italia. Invece, la pubblicità sta tardando molto ad adattarsi, per una serie di ragioni. La prima è che i tassi di crescita sono tali che i formati pubblicitari non fanno in tempo ad adattarsi: negli Stati Uniti, che guidano solitamente il mercato mondiale, per il 2014 si stima che il 28% dei budget vengano dedicati al digitale; ma di questo 28% meno del 10% sarà dedicato al mobile; tutto questo nonostante una crescita dell’83% rispetto al 2013. L’altra ragione è che i player sono tanti e in continua evoluzione. Anche gli ultimi processi di consolidamento hanno semplificato solo in parte il quadro: Google ha acquisito Waze, che va a sommare ad altre app di sua proprietà e grande successo, come YouTube e Maps; Facebook ha acquisito Instagram e Whatsapp. Ad Spend Versus Time Spent On MobileNel frattempo però, sono nate altre app di messaging, si è rafforzato Twitter, sono cresciute Spotify e altre app di streaming musicale. Il risultato è un mercato con molte asimmetrie, come dimostra perfettamente l’elaborazione di Flurry ed eMarketer qui di fianco. Attenti a Google. È stata brava a portare su mobile tutto il suo Adwords senza preoccuparsi più di tanto di adattarlo al nuovo mezzo, salvo aggiustamenti successivi: e oggi guadagna molto più di quanto sarebbe lecito attendersi!