Entra nel vivo la campagna #MiPiace del diario Smemoranda 2016

La campagna social di Smemoranda gestita da LiveXtension continua anche per questi primi giorni di settembre, entrando nel vivo prima dell’inizio delle scuole. Il diario più famoso d’Italia ha un contatto diretto e quotidiano con la sua Community, che già da qualche anno è popolata dai giovani nativi digitali oltre ai fan storici. Le ragazze e i ragazzi che amano la Smemo si concentrano sulla pagina Facebook dedicata, cresciuta negli anni fino a oltre 600mila fan, ma anche su Twitter (15.800 follower) e Instagram (oltre 5.500).

Il tema della Smemo 2016 è #MiPiace e così è naturale che la campagna pubblicitaria si svolga soprattutto su Facebook, con una strategia che unisce creatività e targeting per sfruttare al massimo il tema. Il team di LiveXtension, agenzia di marketing e comunicazione digitale che gestisce le campagne della Smemo, sta infatti creando formati pubblicitari ad hoc per specifici target group (tutti basati sui Likes registrati su Facebook), con il risultato di raggiungere i singoli utenti sui temi che a loro stanno più a cuore.

CalcioFacebook Calcio
ViaggiFacebook Viaggi
MusicaFacebook Musica
DirittiFacebook Diritti
BasketFacebook Basket

Questa campagna tutta digitale, che si svolge esclusivamente sui social network senza sovrapporsi ad altri media più “classici”, già da qualche anno sembra avere ragione, raccogliendo totalmente l’interesse dei più giovani. Facebook è sicuramente la piattaforma più utilizzata, ma anche Twitter è al suo secondo anno di campagna (Smemoranda è leader di settore quanto a follower). Le due novità del 2015 sono state le chat dei ragazzi su WhatsApp e Snapchat, con i profili Smemoranda creati ad hoc e lanciati tra giugno e luglio.

Una strategia, quella di LiveXtension, che non ha lasciato nulla al caso. Ad una prima fase di generazione di awareness e page like nel mese di luglio, segue ora la seconda parte della campagna più finalizzata alla presentazione del prodotto, per spingere all’acquisto. In entrambe le fasi, la creatività e l’interazione con gli utenti, grazie al tema #MiPiace, permettono di alimentare e cavalcare le passioni dei ragazzi.

Twitter Card Smemoranda

Nuova creatività su Twitter con gif animata

Con il successo di questa campagna, LiveXtension si conferma realtà leader nella capacità di integrare i diversi piani della comunicazione social: la creatività legata al contenuto che si sviluppa anche durante la campagna stessa; la capacità di monitorare in tempo reale i risultati e le risposte di ogni target group, grazie anche ad un utilizzo mirato della componente paid dei social media. Il valore aggiunto per LiveXtension è anche il coinvolgimento diretto degli utenti attraverso gli strumenti più appropriati, senza timore di sperimentare mezzi nuovi. Nel caso della campagna #MiPiace, per esempio, le Community di WhatsApp e Snapchat hanno creato un rapporto diretto con il pubblico dei più giovani, che amano lo storico diario oggi come lo amavano i loro genitori vent’anni fa.

LiveXtension – www.livextension.com

Agenzia di marketing communication focalizzata sul digitale, LiveXtension vanta particolari specializzazioni in ambito social, ma applica creatività e innovazione anche ai media più tradizionali. Unisce capacità progettuali, creative e editoriali ad un profondo know how in tutte le tecniche di pianificazione media direct response: in questo modo, garantisce ai clienti pieno controllo degli obiettivi da raggiungere e dei costi necessari. Fra i clienti per cui LiveXtension ha realizzato progetti di successo: Smemoranda, Telecom Italia, Study Tours, Seven Invicta, Intesa Sanpaolo, Fastweb, Diffusione Tessile, Disney Television, Sorgenia, Fiat Auto, Despar Nordest, L’Huffington Post Italia, Gruppo Uvet, IBM Europe. 

LiveXtension è un’iniziativa di Digital Magics, incubatore di startup innovative digitali.

Per informazioni :
LiveXtension – Tel +39 02 525051
Marco De Amicis – cell 338 6817499
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Sul podio del web italiano, un nome solo

Qualche mese fa, avevamo analizzato l’evoluzione del web italiano esplorando i dati Audiweb dopo i primi 7 mesi di indagini sulla Total Digital Audience. Ora, con la pubblicazione dei dati relativi a dicembre 2014, si è chiuso il primo anno completo di rilevazioni. Proviamo a vedere allora qual è lo stato dell’arte, con particolare riferimento ai social network, che peraltro fanno largamente la parte del leone quanto a audience e a tempo speso.

Trend Unique Audience. Social network Italia. Elaborazione LiveXtension su dati Audiweb Total Audience di dicembre 2014

Dei 28,9 milioni di italiani online nel mese, 24 milioni circa sono gli utenti Facebook. Tra gennaio e dicembre 2014, questi hanno registrato un leggero calo, piccolo in termini percentuali ma rilevante in termini assoluti: 753mila utenti in meno non sono pochi. WhatsApp cresce prepotentemente: in 1 anno ha guadagnato più di 3 milioni e mezzo di utenti. Se consideriamo che le rilevazioni dell’audience mobile escludono gli under 18, e che sulle fasce di età più giovani l’instant messaging mobile sembra stia scalzando decisamente il social networking “puro”, possiamo ragionevolmente pensare che WhatsApp sia oggi vicina se non superiore a Facebook come numero assoluto di utenti attivi.
Da segnalare la sofferenza di alcuni social che hanno un po’ perso l’onda positiva di qualche tempo fa: Flickr e ask.fm, in particolare. Il primo sembra ormai ristretto al mondo della fotografia “professionale”, mentre il secondo dimostra di soffrire l’emergere dei messenger (vedi le performance non solo di WhatsApp ma anche di Snapchat: 227mila utenti unici, anche senza gli under 18).

Trend Total Minutes (.000). Social network Italia. Elaborazione LiveXtension su dati Audiweb View di dicembre 2014, febbraio 2015

Le informazioni più interessanti e per certi versi sorprendenti arrivano dall’analisi del tempo speso. Qui Facebook non solo si afferma come regina (17 miliardi e mezzo di minuti; su un totale trascorso online da tutti gli utenti di 77 miliardi); ma dimostra anche di crescere. In pratica: meno utenti, ma ancora più tempo speso!
Il podio del tempo speso online sui social network in ItaliaAltre evidenze: Instagram supera Twitter e configura un podio dei leader del tempo speso che ha un solo nome, quello di Facebook, proprietaria anche di WhatsApp e di Instagram. Se si sommano le tre property, si arriva a un totale di tempo speso che equivale a più del 35% del totale trascorso online!

Emerge anche un certo “blocco” di Twitter, molto in sofferenza sul tempo speso (-45% a dicembre rispetto a gennaio, dopo diversi alti e bassi nel corso dell’anno). Pur mantenendosi su livelli alti di audience (quasi 9 milioni), il social network di microblogging sembra limitato alle sue nicchie di entusiasti utilizzatori (star dello spettacolo e loro fan, politici, giornalisti, broadcaster). Il lancio della piattaforma pubblicitaria aperta a tutti, anche in Italia, nel corso del 2014, ha rappresentato un’importantissima novità per noi marketers (da leggere su questo blog “I target per la pubblicità più preziosi del mondo? Sono su Twitter”). Bisogna però notare che, in questo paese, sembra che le masse stiano altrove.

Ottime invece le performance di crescita dei “nuovi”: Snapchat e Vine.

Evolution of messaging - new social graphsProprio dai dati sul tempo speso, inizia ad emergere una delle tendenze che probabilmente caratterizzerà il web dei prossimi anni: il passaggio dal vecchio modello sociale, con tanti emittenti (utenti, pagine e profili editoriali o di brand) che inviavano i loro messaggi a tanti ascoltatori con cui interagire, a un nuovo modello con innumerevoli “nodi” di comunicazione, fatti di una miriade di interazioni tra utenti (tipicamente: il gruppo di WhatsApp). La tendenza era molto ben illustrata nell’ultima edizione di Internet Trends, la ricerca annuale di KPCB.

Relative duplication, total audience. Social network Italia. Elaborazione LiveXtension su dati Audiweb View, febbraio 2015

Relative duplication, total audience. Social network Italia. Elaborazione LiveXtension su dati Audiweb View, febbraio 2015 (cliccare sull’immagine per visualizzare a tutto schermo)

Per completare l’analisi, abbiamo utilizzato il widget Audiweb della duplication, per esplorare quali siano le sovrapposizioni di audience tra i vari social network. Anche qui, si scoprono cose interessanti: emerge ad esempio la sovrapposizione tra Vine, Medium e Twitter. È un dato che era lecito aspettarsi, visto che l’uno (Twitter) ha dato vita agli altri (Vine, per i video; Medium, per i contenuti “lunghi”). Emerge anche una certa affinità tra ask.fm e Snapchat, evidentemente forti sugli stessi segmenti di età (molto giovani) e adatti anche a modelli di fruizione simili.

Il dato più impressionante sta però nella prima colonna della tabella. Qualunque social network si prenda in esame, la sovrapposizione con Facebook è pressoché totale, vicina al 100%. È la conferma ulteriore che, nonostante social di nicchia e nonostante nuovi fenomeni, il panorama social italiano (almeno quello over 18) vede un unico incontrastato dominatore.

Crescita ed evoluzione del mobile web

Quanta parte del traffico internet da dispositivi mobili passa dalle app? Una porzione sempre crescente del totale. Lo evidenziano i dati diffusi qualche mese fa da Flurry: l’86% del tempo speso online dai navigatori mobili statunitensi passa dalle applicazioni, dato in netta crescita rispetto all’80% del 2013.
Apps continue to dominate the mobile webE in Italia? Il dato è praticamente identico: Audiweb View, nei dati sulla total audience di giugno 2014, ci dice che il totale di minuti spesi sul mobile web dal pubblico italiano è pari a 42.488.653.000; le mobile apps prendono una fetta pari a 35.757.062.000. Esattamente l’84%.
mobile internet audience Italy

Cosa vuol dire questo boom? Innanzitutto che le app sono diventate parte della nostra vita di tutti i giorni: le usiamo per comunicare, per cercare soluzioni (ad esempio di mobilità), per leggere recensioni sui luoghi, per acquistare. Una chiave di lettura della tendenza a integrare le app in tutti i nostri processi di fruizione dei media digitali viene offerta da un articolo di recente pubblicato su Digital Examples: alcune applicazioni sono diventate così popolari e così un punto di riferimento che vengono integrate in altre app o all’interno dei siti. È esattamente lo stesso processo che ha portato le mappe di Google ad essere presenti ormai su tutte le property web che fanno riferimento a luoghi fisici. Le app per la mobilità sono leader in questa tendenza, a cominciare da Uber, le cui API hanno già prodotto un numero significativo di integrazioni. Devi andare fuori a cena? Clicca qui e chiedi a Uber un autista per venire a prenderti e portarti a destinazione. Cerchi una camera d’albergo? Usa l’app di Hyatt, prenota e chiedi con un tap che un autista Uber ti porti all’hotel. Hai voglia di un caffè? Doppia opzione: c’è l’autista che ti porta da Starbucks; oppure quello che ti porta direttamente il caffè.

Total US Media Ad Spending Share, by media, 2012-2018Altra chiave di lettura per il boom del mobile web è il modo in cui la pubblicità sta reagendo. Se il tempo speso sulle app e sull’internet in mobilità è in continua ascesa, ci aspetteremmo che i budget pubblicitari stiano adattandosi in modo naturale: in effetti, il tempo speso su ciascun media dovrebbe essere la principale “moneta” per valorizzare uno spazio appetibile per i pubblicitari. E il tempo speso sul mobile web ha ormai superato il tempo speso sul “desktop web”, sia negli Stati Uniti sia in Italia. Invece, la pubblicità sta tardando molto ad adattarsi, per una serie di ragioni. La prima è che i tassi di crescita sono tali che i formati pubblicitari non fanno in tempo ad adattarsi: negli Stati Uniti, che guidano solitamente il mercato mondiale, per il 2014 si stima che il 28% dei budget vengano dedicati al digitale; ma di questo 28% meno del 10% sarà dedicato al mobile; tutto questo nonostante una crescita dell’83% rispetto al 2013. L’altra ragione è che i player sono tanti e in continua evoluzione. Anche gli ultimi processi di consolidamento hanno semplificato solo in parte il quadro: Google ha acquisito Waze, che va a sommare ad altre app di sua proprietà e grande successo, come YouTube e Maps; Facebook ha acquisito Instagram e Whatsapp. Ad Spend Versus Time Spent On MobileNel frattempo però, sono nate altre app di messaging, si è rafforzato Twitter, sono cresciute Spotify e altre app di streaming musicale. Il risultato è un mercato con molte asimmetrie, come dimostra perfettamente l’elaborazione di Flurry ed eMarketer qui di fianco. Attenti a Google. È stata brava a portare su mobile tutto il suo Adwords senza preoccuparsi più di tanto di adattarlo al nuovo mezzo, salvo aggiustamenti successivi: e oggi guadagna molto più di quanto sarebbe lecito attendersi!

La pubblicità che indica gli aerei

plane detecting billboard British Airways

C’è un mix di creatività, tecnologia, uso intelligente dei dati alla base di una pubblicità che ha qualcosa di magico.

British Airways
ha creato una serie di cartelloni digitali alimentati da informazioni quali gli orari di partenza degli aerei, la regolarità e i tempi di decolli, la destinazione e il numero del volo, finanche le condizioni meteorologiche (per assicurarsi che le nuvole rendano visibile l’aereo che passa sopra il cartellone). Il risultato è che, ogni volta che un aereo compare nello spazio visivo corrispondente a quello di chi osserva la pubblicità, il cartellone mostra un bimbo che corre a indicare l’aereo. Un piccolo tocco di dolcezza infantile che rende il tutto ancora più… magico!

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LiveXtension per il digital marketing di Study Tours

LiveXtension Study ToursL’agenzia dell’incubatore Digital Magics si è aggiudicata la strategia e la pianificazione media su tutti i canali digitali dell’azienda milanese leader delle vacanze studio. Obiettivo: incrementare l’acquisizione dei clienti online.

Milano, 19 settembre 2013 – La definizione della strategia digitale, nuovi temi di comunicazione, le attività di pianificazione e acquisto media su tutti i canali digitali, l’acquisizione e la gestione dei clienti online. Sono i contenuti dell’accordo che LiveXtension ha definito con Study Tours, per cui l’agenzia di marketing e comunicazione dell’incubatore Digital Magics seguirà tutte le attività di digital marketing dell’azienda dei prossimi mesi.

Study Tours, dalla sua fondazione nel 1972, offre vacanze studio e corsi di lingua all’estero a studenti e professionisti. Oggi opera in sei nazioni con proprie sedi e gestisce 36 campus nel mondo.

LiveXtension avrà il compito di far crescere la notorietà di Study Tours in rete, in particolare presso il target degli studenti universitari, comunicando nel modo più chiaro possibile tutte le caratteristiche distintive dell’offerta. È in corso per questo una revisione creativa della comunicazione, che avrà nei formati di digital advertising la sua prima applicazione.

Tutte le attività di pianificazione e acquisto media saranno guidate da un approccio direct response, volto a incrementare i contatti che generano le vendite di viaggi studio. Per questo, LiveXtension curerà particolarmente l’efficacia sia dei canali pianificati sia delle risorse online interne all’azienda (landing page, form di registrazione, call center, ecc…). Ogni scelta sarà effettuata in base ai risultati che potrà portare e modificata in corsa in base all’andamento effettivo.

Dopo la partenza in Italia, è previsto l’allargamento verso gli altri mercati dove Study Tours opera, con l’obiettivo di applicare lo stesso metodo e approccio anche agli altri Paesi.

Gianni Fiammengo, Amministratore Delegato di LiveXtension, dichiara: “Questo importante accordo riafferma la nostra vocazione di agenzia moderna e dinamica, in grado di ideare e gestire progetti orientati alla massima efficacia e al ritorno sull’investimento”.

Riccardo Marra, CEO di Study Tours International, afferma: “Le attività in partenza significano una importante focalizzazione da parte di Study Tours su nuovi canali. Vogliamo parlare in modo più diretto ai nostri pubblici di riferimento e misurare i risultati giorno dopo giorno. Con l’aiuto di LiveXtension, contiamo di riuscirci”.


LiveXtension – www.livextension.com

LiveXtension si occupa di ideare e sviluppare progetti di comunicazione che spaziano dai media classici al digital e ai social media.Potenzia la propria offerta grazie alle sinergie con il network delle startup di Digital Magics. LiveXtension è una giovane agenzia, eclettica e veloce, in grado di muoversi a proprio agio sia nella selezione e pianificazione dei media più innovativi sia nell’ideazione creativa più pertinente ed efficace per il brand. È focalizzata sul digitale, con particolari specializzazioni in ambito social, ma applica creatività e innovazione anche ai media più tradizionali. Fra i clienti per cui LiveXtension ha realizzato progetti di successo: Seven Invicta, Intesa Sanpaolo, Diffusione Tessile, Disney Television, Sorgenia, Fiat Auto, Jumpin, L’Huffington Post Italia.

LiveXtension è un’iniziativa di Digital Magics, incubatore di startup innovative digitali.

Per ulteriori informazioni:

Digital Magics – Ufficio Stampa

Giorgio Bocchieri

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Tre su quattro sono social. E l’Italia è più social degli USA

I report del Pew Research Center’s Internet & American Life Project offrono da anni una serie di chiavi di lettura del fenomeno internet e dei suoi impatti sulle nostre vite di tutti i giorni.
MarketingProfs dedica un articolo all’edizione 2013 del Report e si sofferma in particolare sui social network: i dati sull’audience US dimostrano che il 72% degli utenti internet americani sono anche utilizzatori di social network. Analizzando più nel dettaglio la penetrazione dei social nelle diverse fasce di età si scopre anche che il fenomeno non è assolutamente limitato alle fasce più giovani: si passa dall’89% di utenti social nella fascia d’età 18-29 per arrivare a un comunque rispettabile 43% nella fascia over 65).

Who uses social networks

Ci siamo chiesti se e quanto queste statistiche americane siano ricalcate nel profilo della popolazione italiana di utenti internet. La risposta è sì: i dati sono molto simili, anzi addirittura maggiori per quanto riguarda la penetrazione dei social media e “migliori” per quanto riguarda la “socialità” delle fasce più anziane (dove però la penetrazione di internet in genere è più bassa che nei paesi anglosassoni).

Andamento penetrazione social network su totale utenza internet italiana - elaborazione LiveXtension su dati

Andamento penetrazione social network su totale utenza internet italiana – elaborazione LiveXtension su dati Audiweb

Audiweb ci dice che a giugno 2013 gli utenti web italiani che hanno visitato almeno uno tra Facebook, Twitter, Linkedin, Tumblr, Instagram e Pinterest sono 20.597.000. Sul totale di utenti attivi nel mese (27.414.000) fa il 75%. Dato dunque superiore a quello americano. E dato che risulta addirittura in calo rispetto a picchi vicini all’80% toccati nei mesi passati (probabilmente perché parte dell’audience è migrata verso il mobile, sfuggendo alla rilevazione, v. il post “Anche internet è in crisi?” su questo blog).

Naturalmente, la parte del leone in Italia la fa Facebook. È vero che Audiweb, rilevando gli accessi dai soli pc (non dai dispositivi mobili, che saranno integrati nella rilevazione a partire dal 2014), tende inevitabilmente a sottostimare Twitter e Instagram: difficile credere che la penetrazione di Twitter in Italia sia solo il 9,6% rispetto al 18% degli USA, anche perché gli stessi dati Audiweb mostrano che in passato Twitter ha toccato il 13% di active reach. Un dato essenziale per comprendere le dinamiche di fruizione del web italiane è che la quasi totalità degli utenti di ciascuno dei social network minori è comunque anche su Facebook. Sempre da dati Audiweb, l’unico sito che riesce ad “aggiungere” qualche centinaia di migliaia di utenti propri ai 20 e passa milioni di Facebook è Linkedin (a giugno, è Linkedin aggiunto a Facebook a portare i 20.386.000 di Facebook a 20.597.000 utenti complessivi).

Gli anziani italiani sul web: pochi ma social

Gli anziani italiani sul web: pochi ma social

Nel mercato americano, lo scenario è completamente diverso: i picchi di active reach di Facebook non si raggiungono; ma esiste una notevole vitalità da parte delle altre piattaforme, che le porta ad avere numeri e diffusione davvero significativi. Secondo Nielsen USA (dati di luglio 2013): la share di Twitter è al 15,24% (un po’ meno del 18% stimato da Pew Research); Linkedin è al 18,6%; Pinterest al 12,86%; Tumblr all’11,56%.

Active reach social network USA vs Italia - elaborazione LiveXtension su dati Nielsen NetView e

Active reach social network USA vs Italia – elaborazione LiveXtension su dati Nielsen U.S. e Audiweb luglio 2013

Ritornando all’Italia, possiamo oggi dire che la popolarità e il dominio incontrastato di Facebook rispetto agli altri social fanno sì che un’analisi della penetrazione di Facebook sulle varie fasce d’età dia un quadro sufficientemente chiaro dello stato dei social media in Italia.
Ed ecco dunque il confronto tra Stati Uniti e Italia: sulle fasce più giovani, la penetrazione USA dei social media è maggiore della nostra (sui 18-29: 89% negli US e 78,4% in Italia). Ma sugli over 50, l’Italia stravince.

La penetrazione dei social media sul totale dell'utenza internet: USA vs Italia - elaborazione LiveXtension su dati Pew Research e Audiweb

La penetrazione dei social media sul totale dell’utenza internet: USA vs Italia – elaborazione LiveXtension su dati Pew Research e Audiweb (giugno ’13)

Una verifica ulteriore di questi dati si può effettuare anche confrontando di nuovo i dati di Nielsen USA, che ci danno le informazioni sull’audience web americana nel mese di luglio 2013. Analizzando la active reach di Facebook, pur con qualche discrepanza rispetto ai dati di Pew Research (raccolti in modo diverso e mettendo assieme più siti “social”), il “vantaggio” italiano rimane: penetrazione complessiva sull’utenza attiva al 63,4%; sui 50-64 al 65,4% (in entrambi questi casi siamo lontani dai dati del nostro paese); mentre sugli over 64 gli USA si allineano al dato italiano del 60%.

Il tempo speso sui social network: Italia vs USA

Il tempo speso sui social network: Italia vs USA – elaborazione LiveXtension su dati Audiweb View e Nielsen U.S. luglio 2013

Riguardo alla passione tutta italiana per Facebook, anche i dati sul tempo speso in media da ciascuna persona danno informazioni significative. Rimane il fatto che, anche grazie ai nostri vecchietti su Facebook, i più social siamo noi!


Precisazione del 12 settembre 2013
In merito a questo blog post, abbiamo letto alcuni rilievi mossi alla metodologia di indagine. Riassunti in breve, essi denunciavano la non correttezza di un confronto tra dati raccolti da ricerche diverse di cui ciascuna ha una metodologia diversa. Il rilievo è corretto, ma pensiamo vada difesa la bontà sia della nostra tesi, sia del modo con cui la sosteniamo.
Che i social media fossero una grande passione italiana, passione superiore ad alcuni paesi “storici” quanto a uso di internet, non è una novità: Nielsen segnalava il fenomeno già nel 2011.
Noi abbiamo provato a verificare se fosse ancora vero e se fosse vero anche sulle fasce d’età più anziane. Il report di Pew Research USA 2013 (un’indagine campionaria svolta con interviste) ci ha dato lo spunto per fare un’analisi. Per analizzare l’audience italiana, nessuno strumento ha maggiore scientificità di Audiweb. Abbiamo confrontato Pew Research e Audiweb sapendo che si trattava di ricerche svolte con metodologie diverse. Allora, per essere maggiormente certi che la nostra tesi fosse dimostrata – come è scritto chiaramente nel post -, abbiamo confrontato due ricerche svolte con metodologia simile, “ibrida” e ponderata in entrambi i casi: Nielsen NetView per gli Stati Uniti; e Audiweb, in Italia (dove Nielsen è partner di Audiweb); naturalmente abbiamo analizzato dati riferiti agli stessi mesi.
Non potendo confrontare “gruppi” di siti (perché le piattaforme non lo consentono), abbiamo confrontato l’active share di Facebook dei due paesi: Italia e Stati Uniti. Lo abbiamo fatto non prima di aver verificato – tramite altri strumenti di analisi presenti su Audiweb View – che l’audience di Facebook “ingloba” la quasi totalità di audience degli altri social media: in pratica, non c’è utente (o ce ne sono molto pochi) che sia su Twitter o Linkedin e non sia anche su Facebook.
Fatta la verifica sull’active share di Facebook Italia (Audiweb) vs l’active share di Facebook Usa (Nielsen), per totale audience e per specifici segmenti di età, i numeri dimostrano che la tesi è confermata.

Anche internet è in crisi?

Internet audience (incl. applications)I dati di audience online in Italia, pubblicati ogni mese da Audiweb, contengono oggi un dato importante: l’audience internet diminuisce!
Difatti, le variazioni percentuali di tutti gli indicatori, tra Giugno 2013 e Giugno 2012, sono negative: -3,1% gli utenti attivi nel mese (sono 27.414.000); – 4% gli utenti attivi nel giorno medio (13.515.000); – 0,1% il tempo speso (in media 1 ora e 20 al giorno).

È delle scorse settimane la rilevazione Nielsen che per la prima volta ha inserito internet nei media con il segno meno: con gli investimenti pubblicitari a – 17,2% nei primi 5 mesi dell’anno, anche il digitale registra un -0,3%.

Cosa succede? Pure l’oasi felice della comunicazione rischia la crisi?

È innegabile che una situazione di mercato complessivamente negativa faccia del male anche a un settore in fase di sviluppo. Il digitale ha per lo più eroso budget e quote di mercato ai vari media più maturi; se questo ha fatto bene ad alcune strutture fortemente verticali e specializzate (il sospetto è che abbia fatto bene soprattutto alle casse di Facebook e di Google), ha però dato brutti colpi a un settore che vive di interrelazioni. Del resto, la pubblicità digitale è comunque… pubblicità.

Gli italiani e l'accesso a internetQuanto alla (presunta) decrescita dell’audience internet, urgono precisazioni. La prima è che decresce – o comunque non cresce – la popolazione italiana: la mortalità supera la natalità e un leggero saldo positivo degli abitanti del nostro paese è dovuto solo ai flussi migratori. La seconda nota è relativa alle modalità di collegamento a internet, ben raccontate dallo stesso comunicato Audiweb: da dicembre 2012, si registra una crescita del 17,5% della disponibilità di accesso a internet da cellulare (19 milioni di italiani, pari al 41% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni) e dell’80% da tablet (circa 5 milioni di individui, pari al 10% della popolazione considerata). Se incrociamo questi dati con le percentuali di penetrazione dell’utilizzo di internet sulla popolazione 11-34 anni (oltre il 94%), ci rendiamo conto di un fenomeno che presto diventerà rilevantissimo: ci sono nuove generazioni per cui internet è nello smartphone o nel tablet.

Appena Audiweb integrerà la navigazione mobile nelle sue rilevazioni, avremo la riprova di queste impressioni, già confermate ampiamente da tante ricerche e dai dati dei giganti mondiali del web e dell’e-commerce, che vedono crescere a doppia cifra i contatti e gli acquisti sulle versioni mobile dei loro siti (o sulle app).
Del resto, se vogliamo trovare qualche motivo per essere allegri, ci basta guardare le cifre dei ricavi da pubblicità su mobile: in Europa, nel 2012, hanno registrato un +91% rispetto all’anno precedente.

Tutta la digital economy, nel 2012, in breve (cioè in 138 slide)

Non è facile capire la digital economy al giorno d’oggi in poco tempo. Tecnologia, finanza, economia sono sempre più strettamente connesse. Tutti sappiamo che internet cresce, che si vendono sempre più smartphone e tablet, che la pubblicità è sempre più digitale; ma ci sfuggono molti dettagli e spesso non siamo in grado di analizzare lo scenario con obiettività e capacità di sintesi. BI Intelligence, divisione di Business Insider, ci regala questo prezioso documento. In una mezzora dedicata a leggere numeri e grafici, chiunque può capire di cosa parliamo quando discorriamo di crescita delle audience, crescita dell’advertising online, crescita dell’e-commerce, differenze tra Google (“è come la pubblicità in negozio”) e Facebook (“è come la pubblicità a una festa”) (…e servono entrambi, certo!), potenzialità del mobile, difficoltà di monetizzare per chi crea contenuti per il mobile, tendenza alla standardizzazione delle piattaforme (sistemi operativi e pubblicità), quotazione borsistica di Facebook e delle tech companies, cosa ci aspetta nei prossimi anni.

Buona lettura!

Diffusione Tessile: la voglia di shopping si riaccende anche sul web, con LiveXtension e Bipiuci

Milano, 26 giugno 2012LiveXtension, agenzia di marketing e comunicazione, ha firmato in collaborazione con la modenese Bipiuci, storica agenzia di comunicazione di Diffusione Tessile, la prima importante campagna web dell’outlet del gruppo Max Mara. Obiettivi della campagna sono stati: rinforzare il messaggio “Diffusione Tessile riaccende la tua voglia di shopping”, già declinato con successo da Bipiuci sul territorio e nei punti vendita; lanciare ulteriormente l’e-commerce www.diffusionetessile.it, uno dei primi e-shopping in Italia nel settore della moda e dell’abbigliamento; far crescere la comunità di fan Facebook del brand.
Diffusione Tessile on FacebookLa campagna – online da fine marzo a inizio giugno– si è basata su un mix di soluzioni di branding (pre-roll su LeiWeb, banner su Corriere.it, video su Facebook) e di direct response (marketplace ads su Facebook, 4W PPN, Google Search e Display, DEM con Zanox mirate alla raccolta di utenti registrati). In parallelo con l’inizio della campagna, LiveXtension e Bipiuci hanno iniziato a gestire in modo nuovo e strutturato la pagina Facebook e il profilo Twitter di Diffusione Tessile, integrando soluzioni innovative come Facebook Luoghi (per tutti i punti vendita) e Pinterest (per le immagini più belle dei capi di abbigliamento proposti nei punti vendita e online).

I risultati ad oggi vedono oltre 1.000 utenti profilati e registrati raccolti solo dalle DEM, 100mila nuove visite portate al sito, 11mila nuovi fan su Facebook, 12mila interazioni con il video di campagna pianificato come Premium Ad di Facebook.

Le attività editoriali e di comunicazione continuative legate alla pagina Facebook faranno da ponte ideale verso il secondo flight della campagna, programmato in occasione del lancio delle collezioni autunnali.

I risultati provano come il web e i social media possano avere un ruolo fondamentale anche per i retailer percepiti come più tradizionali. Il digitale può sia supportare la comunicazione che “spinge” i clienti verso i punti vendita, sia consentire di sfruttare appieno un canale di vendita aggiuntivo, per Diffusione Tessile ancora più importante perché aiuta a “coprire” le zone geografiche non servite dalla rete fisica.

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LiveXtensionwww.livextension.com
LiveXtension è un’agenzia di marketing e comunicazione specializzata nella selezione e pianificazione dei media più innovativi e nell’ideazione creativa più pertinente ed efficace per il brand. LiveXtension è un’iniziativa di Digital Magics, incubatore industriale di startup online.

Bipiuciwww.bipiuci.it
Bipiuci è un collettivo creativo indipendente, particolarmente indicato nel sostegno a soggetti affetti da patologie comunicazionali. 

Condividiamo nella nostra sede di Modena, uno spazio con 3 uffici, 1 luminosa sala riunioni, 327 riviste di arte, grafica e design, 52 libri (di cui almeno un paio letti da tutti), 11 computer 2 tablet, 6 smartphone, 150 matite colorate, 2 mappamondi, 1 ottima macchina da caffè, e la piacevole sensazione di finire la giornata lavorativa sorridendo soddisfatti.

Per ulteriori informazioni:
LiveXtension – Ufficio Stampa
Giorgio Bocchieri giorgio.bocchieri@digitalmagics.com
02 52505202
334 6853078

Kony 2012 & Co. È il momento del non profit, è il momento della creatività

Koni 2012Tutti i media grandi e piccoli, specializzati e generalisti, parlano di Koni 2012. Si tratta di una campagna globale di raccolta fondi per supportare la caccia a un criminale internazionale ugandese. Il video che presenta l’iniziativa ha raggiunto (mentre scriviamo) 46 milioni e mezzo di views su YouTube e 14 milioni e mezzo su Vimeo. Sta ispirando un acceso dibattito in tutto il mondo su se sia stato corretto l’utilizzo (e il coinvolgimento attivo) dei minori all’interno del video, se sia corretto focalizzare l’attenzione su questa persona e non sui mille altri problemi dell’Uganda e dell’Africa. Sul Guardian addirittura c’è un dibattito in tempo reale, con la pubblicazione continua di nuove testimonianze: pro, contro o semplicemente di commento al video. Quel che certo è che il video rappresenta una produzione di indubbia qualità e la campagna sta raggiungendo proporzioni che potrebbero farne la più grande campagna “pubblicitaria” di raccolta fondi di tutti i tempi. Naturalmente grazie alla viralità dei social media con cui è veicolata, oltre all’emozionalità e alla potenza del messaggio.

Sempre in tema di non profit e di creatività, degna di nota è un’altra iniziativa, decisamente più piccola ma non meno originale (ecco come ne ha parlato Il Post). Nell’aeroporto di Amburgo, un’installazione interattiva invita a donare 2 euro a un’associazione per lo sviluppo dei paesi del Terzo Mondo. Cosa c’è di nuovo? Che si vede immediatamente l’effetto che fa…