Della serie: il reale incontra il virtuale. 7 – Gli hashtag con le mani

Altro episodio della serie trattata quiquiquiquiqui e qui. Avete presente le persone che mentre parlano, o mentre tengono una lezione all’università, o un discorso in pubblico, dicono a voce la formula “tra parentesi” oppure “tra virgolette” oppure l’inglese “in brackets”? Spesso accompagnano la formula con un gesto delle mani che può apparire bizzarro: disegnano le parentesi o le virgolette nell’aria. Questo può anche risparmiare loro del tutto la pronuncia della formula. Il gesto basta a significarla.

finger hashtagIn termini di trend delle espressioni e del linguaggio, Wired UK ipotizza la nascita di una nuova tendenza: sembra ci sia già chi – durante un discorso – sottolinea il fatto che una parola pronunciata sia una parola chiave, un “topic” importante per quanto si sta dicendo. Come fa? Lo presenta ai suoi uditori come un hashtag, il topic tipico di Twitter. Dunque fa precedere la parola da un gesto delle due mani che ricreano appunto il famoso simbolino.

Il finger hashtagging può sembrarci oggi un modo stupido di slogarci i polsi o una totale boutade. Eppure, chissà che non entri davvero nell’uso comune. Un’altra contaminazione dal digitale al reale.

Pianificare il web come la tv… si può

Ragionare in termini di GRP, pressione e frequenza anche per la pianificazione media su internet non è più una chimera. È questo l’annuncio di Enrico Gasperini, Presidente di Audiweb (e del gruppo Digital Magics, di cui fa parte anche LiveXtention) in occasione dello Iab Forum di Milano, edizione 2010.

Il rivoluzionario sistema di misurazione della rete e rilevazione del suo utilizzo, messo a punto negli ultimi due anni di lavoro di Audiweb, rende finalmente il web più vicino ai mezzi di comunicazione suoi fratelli maggiori. Non c’è dubbio che tutto il mercato che ruota intorno al digitale (ormai non solo web, ma anche mobile, tablet, ecc.) ne trarrà giovamento.